Tag: Luca Baiada
Lavoro, una sentenza che fa ben sperare
La prescrizione al tempo del processo resiliente
“Terzogiornale” ha già segnalato buone idee e false piste nel lavoro della commissione Lattanzi istituita dalla ministra Cartabia. Adesso arrivano proposte non risolutive sulla prescrizione. Si è scelto di non ripensare completamente né la legge Cirielli né il sistema Bonafede: una manovra di epoca berlusconiana e uno strumento di altro segno reggono al cambio di stagione, con toppe e rammendi.
Curiosa trovata, l’improcedibilità. In materia penale è un istituto noto, ma di solito consiste nella mancanza di una cosa, nel sopravvenire di un’altra. Qui, per dichiararla, basta il calendario: così si introduce quasi una forma di “prescrizione del processo” in appello e in cassazione. Il sistema sembra ispirato al principio della ragionevole durata, in realtà ne è ben distante. La ragionevole durata impone di farlo, il processo, non di farne una parte e poi basta: vuole che il lavoro giudiziario sia spinto avanti, non di lato.
Quando in Italia, nel 2001, settembre venne di luglio
Ordinamento giudiziario e Consiglio superiore della magistratura: novità in vista
5 Stelle e Casaleggio, un divorzio quasi consensuale
L’operazione “ombre rosse” trascolora nel grigio
I 5 Stelle e Casaleggio: fumosa vertenza, dura lezione
Informazione sotto ricatto
Si chiama Slapp (Strategic lawsuit against public participation). È un modo per ostacolare l’informazione, più subdolo della violenza e delle intimidazioni. Un giornalista, uno scrittore, un attivista tratta un argomento che dà fastidio. Più si svelano dati, più ci sono prove e più è pericoloso. Sua eccellenza, sua emittenza, sua finanza sono suscettibili, e per mettere a tacere l’incauto gli fanno una causa per danni, anzi due, anzi una raffica, costringendolo a difendersi, il più a lungo possibile, e ad affrontare spese e grattacapi.
La Slapp ha varianti sofisticate, come la scelta di un tribunale lontano, meglio se all’estero (forum shopping), che lavora in una lingua diversa da quella della vicenda originaria, o come l’utilizzo combinato di azioni legali, campagne mediatiche e manovre pilotate sulle reti sociali, affidate ad agenzie di comunicazione. Da anni la Slapp è l’arnese ideale per la prosecuzione impunita di attività inquinanti, a danno delle comunità locali e a scapito dell’informazione: tanto che fra Slapp e questione ecologica c’è quasi un legame storico. Insieme alle intimidazioni e uccisioni di giornalisti impegnati per l’ambiente, si sono viste contro di loro, come contro organizzazioni e singoli, cause civili strumentali.