Trump, una presidenza nel segno di TikTok
I vertici delle due superpotenze, alla viglia dell’insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca, che cambierà le geometrie delle relazioni economiche e politiche a livello globale, e in particolare imporrà un nuovo ritmo di rapporti con il suo competitore globale asiatico, si intrattengono su TikTok. Che è anche il tema che ha guidato il passaggio delle consegne fra le due amministrazioni, dopo che il presidente uscente ha formalmente rinunciato a intervenire sulla disposizione di sospensione del servizio della piattaforma da parte della magistratura americana, lasciando così campo libero all’entrante Trump.
Solo un anno fa, sarebbe stata giudicata un’allucinazione l’idea che questo spazio virtuale, inizialmente noto per i balli in cameretta degli adolescenti, o per gli esercizi con i propri gattini, potesse diventare il nodo attorno a cui avrebbe ballato la geopolitica del pianeta. Eppure, la piattaforma di proprietà di una società di diritto cinese – ByteDance –, peraltro controllata per il 60% da fondi finanziari internazionali, è da tempo al centro di giochi strategici. Il suo ruolo cresce giorno dopo giorno per la capacità di ordinare e orientare settori consistenti dell’opinione pubblica, incalzando le élite di governo e mettendo in mora sia il sistema mediatico sia gli apparati politici tradizionali. Giornali e partiti sembrano strumenti dell’età della pietra rispetto alla raffinata potenza di profilazione e persuasione che quella piattaforma sta esercitando.
Roma si trucca per i pellegrini
Paolo Berdini ha da poco aggiornato e ampliato Roma moderna, il capolavoro di Italo Insolera del 1962. La sua è un’analisi impietosa dei tanti errori delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute, anche se c’è la speranza di contrapporre una nuova visione del “pubblico”, con il modello della “ecologia integrale”. Lo avevamo intervistato in occasione dell’uscita del libro: vedi qui. Ora gli abbiamo chiesto un primo giudizio dei lavori per il Giubileo.
La scuola delle destre
Nessun dubbio sul fatto che questo governo finisse per affossare la promessa di introdurre l’educazione sessuoaffettiva nelle scuole. I cinquecentomila euro destinati al programma, previsti nella legge di Bilancio, hanno infatti cambiato destinazione; ora saranno utilizzati per “formare gli insegnanti sull’infertilità”. La manovra è un regalo alla Lega, che aveva chiesto un’interrogazione sull’emendamento proposto da Riccardo Magi di +Europa. Per ActionAid è una decisione “grave e che va contro tutto ciò che la politica dice di dover fare, dal governo al parlamento, per contrastare la violenza maschile contro le donne e di genere”. L’organizzazionesottolinea come il 60% della popolazione italiana ritenga che sia proprio l’educazione all’affettività e alla sessualità la misura più importante da attuare per prevenire eventi violenti, come rilevato dall’indagine “Oltre le parole” (ActionAid, l’Osservatorio di Pavia e B2Research).
Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas
Anche se l’ultimo scoglio non è ancora stato superato, il cessate il fuoco dovrebbe entrare in vigore domenica 19 gennaio o, al più tardi, lunedì 20. Sta per cominciare la prima fase di un piano lungo e tortuoso, di cui conosciamo solo i primi passi, lo scambio di prigionieri politici, su cui un accordo certo è stato siglato tra Israele e Hamas. Sappiamo anche a cosa dovrebbe portare il percorso “graduale” della seconda e terza fase: per le quali, però, esiste solamente un’intesa generale che dovrà essere riconsiderata e valutata attraverso nuovi colloqui.