• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
  • Skip to footer

Giornale politico della fondazione per la critica sociale

  • Home
  • Chi siamo
  • Privacy Policy
  • Accedi
Home » Articoli » Perù in piazza, Pedro Castillo sempre più in difficoltà

Perù in piazza, Pedro Castillo sempre più in difficoltà

Le manifestazioni di protesta organizzate dall’opposizione, e l’incapacità politica del presidente, rendono incerta la sua permanenza a Palazzo Pizarro

7 Aprile 2022 Livio Zanotti  710

Al Congresso, l’opposizione non riesce a coagulare la maggioranza necessaria (52 voti) a destituire il presidente Pedro Castillo, per rimandarlo nella provincia dell’interno in cui faceva il maestro rurale, finché non è divenuto il rappresentante di successo della sua categoria entrando in politica. Lui sembra ormai avere esaurito la capacità nel trovare, di giorno in giorno, i voti indispensabili per restare a Palazzo Pizarro; mentre il Perù, prostrato dalla pandemia e ora dagli effetti inflazionistici dell’aggressione russa all’Ucraina, affonda in una crisi economica senza una visibile via d’uscita.

Non meno tenaci, però, avversari, critici (spesso gli stessi alleati della settimana precedente) o nemici dichiarati della prima, si mobilitano nel Paese decisi a cacciarlo. E le piazze, pur non sempre affollatissime, appaiono in tumulto. Favoriti dalle sue ormai evidenti inadeguatezze, tanto come politico quanto come amministratore (ha formato e disfatto cinque governi in meno di un anno, attraverso i quali è transitato dall’estrema sinistra del primo all’estrema destra dell’ultimo), gli oppositori neppure si preoccupano di tenere nascoste le congiure che gli ordiscono contro una dietro l’altra.

Nelle intenzioni dichiarate, l’iniziativa riformatrice di Castillo avrebbe dovuto mettere mano alla Costituzione, ai settori più arretrati e inefficienti dell’amministrazione, dalla giustizia al sistema fiscale, alla sanità e all’istruzione (la concorrenza fraudolenta della pletora di università private nei confronti di quella pubblica è stata, tra l’altro, una causa diretta della turbolenta fine del suo predecessore istituzionale) si è palesemente esaurita. L’aumento del costo della vita, così come in tutto il continente, surriscalda il mercato del lavoro e il confronto politico fino ad arroventare la già complessa situazione.

Negli ultimi giorni, numerose manifestazioni hanno invaso le maggiori città, e a Lima gli scontri con i reparti della polizia anti-sommossa sono stati sanguinosi. Il ministro della Difesa ha ammesso che, nell’ultima settimana, sono morte quattro persone e altre venti sono rimaste ferite. A sconvolgere ulteriormente il clima politico e sociale, si aggiunge l’ennesima, acerrima battaglia giuridico-politica per la liberazione anticipata di Alberto Fujimori. La figlia Keiko, con il suo partito di estrema destra, si batte da anni e con ogni mezzo (è anche sotto processo per corruzione attiva e passiva) pur di ottenerla.

L’ex capo dello Stato (dal 1990 al 2000), originario del Giappone, ha oggi 84 anni. In carcere dal 2007 per corruzione aggravata e continuata, con una condanna a sei anni, nel 2009 ne ha ricevuta un’altra a venticinque per strage e altre gravissime violazioni dei diritti umani. Dovrebbe quindi restarvi fino al 2038. Ma in considerazione dell’età e dello stato di salute non buono (oltre alle spregiudicate pressioni politiche della figlia), i suoi avvocati hanno ottenuto una sospensione della pena. A cui però si è opposta la Corte suprema sulla base di rilievi essenzialmente procedurali. Castillo, in quanto capo dello Stato, è investito anche da questa vicenda.

Il Perù vive tutte le difficoltà del suo sviluppo incompiuto: la forte dipendenza dall’export di materie prime, l’insufficiente mercato dei capitali e la ristrettezza di quello dei consumi interni, l’inadeguatezza delle infrastrutture. Più che mai, negli ultimi venti anni, a pesare è stato il fallimento dei suoi gruppi dirigenti: dai socialisteggianti eredi dell’Alianza popular revolucionaria – l’Apra di Haya de la Torre –, ai militari populisti, alla collezione di economisti neoliberisti, tutti protagonisti, o comunque gravemente coinvolti, in scandali finanziari clamorosi che hanno portato il Paese alla bancarotta.    

“La rovina del Perù è la corruzione, non il neoliberismo”, mi ripeteva Alejandro Toledo nel corso della campagna elettorale che, nel 2001, lo aveva portato alla massima magistratura dello Stato. La sua umile origine, il giovane volto indio illuminato dallo sguardo intelligente – che, tra borse di studio e lavori di facchinaggio pesante, lo avevano condotto fino a un dottorato in Economia alla Stanford University di California – davano fiducia. Confermata da una brillante carriera nelle grandi banche multinazionali e nell’alta amministrazione peruviana. Dal 2017, è esule negli Stati Uniti per sfuggire alla giustizia peruviana che lo ricerca, attraverso l’Interpol, per gravi e molteplici atti di corruzione.  

Archiviato inAmerica latina Articoli Dossier
TagsAlberto Fujimori Alejandro Toledo Livio Zanotti manifestazioni Palazzo Pizarro Pedro Castillo Perù

Articolo precedente

La sentenza sulla strage di Bologna: è Bellini il quinto uomo

Articolo successivo

Una rottura negli studi migratori: Alessandro Dal Lago

Livio Zanotti

Articoli correlati

L’ordine non regna a Parigi

Grecia, elezioni in maggio

A Davos l’America latina in primo piano

Perù senza pace (2)

Dello stesso autore

Lula sostituisce il comandante generale dell’esercito

Brasile, Bolsonaro ormai senza chance

Sudamerica, un subcontinente sotto pregiudizio

In Brasile vince la democrazia

Primary Sidebar

Cerca nel sito
Ultimi editoriali
Pnrr, si profila uno stile polacco
Luca Baiada    8 Giugno 2023
Corte dei conti, la tracotanza del governo
Stefania Limiti    6 Giugno 2023
Emilia-Romagna, la catastrofe annunciata
Massimo Serafini    5 Giugno 2023
Ultimi articoli
L’Europa non vuole sentire parlare di pace
Giorgio Graffi    9 Giugno 2023
Brasile, Lula si barcamena
Claudio Madricardo    8 Giugno 2023
Affitti brevi: Nardella controcorrente
Agostino Petrillo    7 Giugno 2023
Scontri in Kosovo, le responsabilità del premier Kurti
Vittorio Bonanni    7 Giugno 2023
Visco e la gabbia della “moderazione salariale”
Paolo Barbieri    1 Giugno 2023
Ultime opinioni
La crisi culturale della scuola italiana
Stefania Tirini    7 Giugno 2023
Il significato di una parata militare
Rino Genovese    5 Giugno 2023
Come usare l’eredità di don Milani
Michele Mezza    5 Giugno 2023
Le condizioni per la pace
Rino Genovese    29 Maggio 2023
La destra all’attacco della cultura
Michele Mezza    15 Maggio 2023
Ultime analisi
Città da riprogettare. Roma, il caso di Porta Maggiore
Paolo Andruccioli    6 Giugno 2023
Il cantiere eterno di Roma: soldi e misteri
Paolo Andruccioli    1 Giugno 2023
Ultime recensioni
Il ritorno di Moretti
Rino Genovese    22 Maggio 2023
Europa del Nord e socialdemocrazie: un passato senza futuro?
Claudio Bazzocchi    17 Aprile 2023
Ultime interviste
“La pace è un cammino”
Guido Ruotolo    6 Giugno 2023
“Il governo Meloni illude i lavoratori”
Paolo Andruccioli    2 Maggio 2023
Ultimi forum
Welfare, il nuovo contratto sociale
Paolo Andruccioli    4 Maggio 2023
C’era una volta il welfare
Paolo Andruccioli    27 Aprile 2023
Archivio articoli

Footer

Argomenti
5 stelle Agostino Petrillo Aldo Garzia ambiente cgil Cina Claudio Madricardo covid destra elezioni Emmanuel Macron Enrico Letta Europa Francesco Francia Germania Giorgia Meloni governo draghi governo meloni guerra Guido Ruotolo immigrazione Italia Joe Biden lavoro Luca Baiada Mario Draghi Michele Mezza Paolo Andruccioli Paolo Barbieri papa partito democratico Pd Riccardo Cristiano Rino Genovese Russia Sandro De Toni sindacati sinistra Stati Uniti Stefania Limiti Ucraina Unione europea Vittorio Bonanni Vladimir Putin

Copyright © 2023 · terzogiornale spazio politico della Fondazione per la critica sociale | terzogiornale@gmail.com | design di Andrea Mattone | sviluppo web Luca Noale

Utilizziamo cookie o tecnologie simili come specificato nella cookie policy. Cliccando su “Accetto” o continuando la navigazione, accetti l'uso dei cookies.
ACCEPT ALLREJECTCookie settingsAccetto
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA