Home Tags Siria

Tag: Siria

Arabia Saudita e Iran: prove tecniche di pace

La pace è una cosa seria, soprattutto se riguarda territori devastati al punto da dover parlare di un suo prospettarsi in Stati ormai falliti;...

I curdi sotto assedio, l’Occidente in amnesia

Obiettivo curdi. Con la scusa dell’attentato del 15 novembre scorso, che ha insanguinato Istanbul provocando la morte di sei persone, la Turchia di Erdogan...

Chi sono i mercenari russi del gruppo Wagner

(Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2022) Uno dei film “storici” di James Bond si chiamava Dalla Russia con amore. Da Mosca...

Tutte le difficoltà tra Tel Aviv e Mosca

Un rapporto tormentato quello tra il premier israeliano Naftali Bennett e il presidente russo Vladimir Putin. Dopo il viaggio del leader conservatore ebraico lo...

La Siria nello scenario geopolitico attuale

Marzo 2011: in Siria andava in scena una delle tante “primavere arabe” che fecero sperare (in particolare il presidente statunitense di allora, Barack Obama)...

L’Ucraina, la Siria e i corridoi umanitari

Difficile organizzare idee razionali sotto fatti emotivamente forti come quelli di questi giorni. Si rischia di farsi travolgere dalle passioni, dalle emozioni, che sarebbe più giusto chiamare in-mozioni, con riferimento a ciò che il mondo esterno ci fa esplodere dentro. Proverò così a liberarmi della rabbia che ho dentro, respirando in profondità. Limitandomi a esporre un pensiero “freddo”. Ma della mia rabbia devo dire che c’è, e riguarda chiunque tifi per la pace pacifista o la guerra bellicista, ma con il sacrificio degli altri, dal suo sofà. Siccome io, personalmente, sono figlio di un partigiano combattente, deportato in Germania, devo premettere che queste due tifoserie sono lontane da me.

Il mio pensiero “freddo” non può che partire da una parola che non possiamo bandire dal nostro vocabolario, perché corrisponde a qualcosa di reale: la parola è “terrorismo”. Creando la famosa war on terror i neoconservatori, ai tempi di George W. Bush, ne hanno fatto un’ideologia. Arrivando ad ammettere danni, ma “danni collaterali”, mentre si combatteva quella war on terror. Le vittime civili non erano più vittime, ma, appunto, danni collaterali. I terroristi poi non venivano uccisi, ma “eliminati”. La storia di chi per tanti motivi finiva nella loro rete apocalittica è stata rimossa a priori, sempre. Questo punto di vista non può esserci, perché comunque “terrorista”. Ciò ha giovato al terrorismo ideologico, che esisteva, esiste e sceglie l’Apocalisse, l’idea di creare uno scontro sempre più forte e totale da condurre alla fine del mondo, e quindi alla giustizia divina.

Chi sono i mercenari russi del gruppo Wagner

Uno dei film “storici” di James Bond si chiamava Dalla Russia con amore. Da Mosca è arrivato ora il gruppo Wagner, un esercito che,...

Libano senza pace

Dopo un anno e mezzo di tentativi e la fine del governo ad interim presieduto da Hassan Diab, Saad Hariri – figlio dell’ex primo...

Afghanistan, Iraq, Libia, Siria: il disastro dell’Occidente

La risoluzione 1973 del 17 marzo 2011 del Consiglio di sicurezza dell’Onu autorizzò i francesi ad aprire il fuoco sulle truppe speciali di Gheddafi...

Chi ha vinto la “guerra dei vent’anni” 2001-2021?/1

Anzitutto, per quanto sia antipatico cominciare con un “l’avevamo detto”, è proprio il caso di sottolineare che non ci eravamo sbagliati: era fallimentare la...