• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
  • Skip to footer

Giornale politico della fondazione per la critica sociale

  • Home
  • Chi siamo
  • Privacy Policy
  • Accedi
Home » Archivio editoriali » Ius soli, Landini rilancia. Draghi alla prova

Ius soli, Landini rilancia. Draghi alla prova

11 Febbraio 2021 Stefania Limiti  572

Ci è piaciuto ieri Maurizio Landini. Durante i cinquanta minuti dell’incontro di “ascolto”, più che di consultazione, con il presidente incaricato Mario Draghi ha fatto saltare la scenografia, ricordando lo ius soli, l’urgenza di una normativa che dia dignità agli “stranieri” chi vivono nel nostro Paese. Landini prima ha parlato della assoluta necessità di proseguire il blocco dei licenziamenti e di pensare a un nuovo sistema di ammortizzatori sociali, dopo il massacro del Jobs act di Renzi, mentre Confindustria vuole aprire senza tanti complimenti la stagione delle ristrutturazioni aziendali: Draghi cosa farà? Quale direzione sceglierà? Poi ha lanciato parole chiare e dritte sul tema ormai dimenticato dello ius soli. Nessun’altra forza politica lo ha fatto in questo modo. “Chiediamo lo ius soli, che è il primo passo per una vera integrazione e inclusione”, ha detto e poi, nelle successive dichiarazioni alla stampa, ha rincarato: “Se si vuole costruire un clima di coesione, allora bisogna dire che i giovani sono anche i figli di migranti e, se si vuole creare un clima di coesione diverso, serve che chi nasce qui o ha studiato qui abbia gli stessi diritti di cittadinanza di tutti gli altri”.

Draghi prendeva silenziosamente appunti. Il segretario generale della Cgil, insomma, ha posto un tema fortemente politico che rinvia all’idea di società che vogliamo darci e di quale scelta si voglia compiere nei confronti di un milione di persone di origine straniera che rischiano di essere considerati, di fatto, cittadini di serie B. Se vogliamo porci il problema di una coesione sociale è lì che dobbiamo fare i conti con la realtà, senza girarci troppo intorno. Landini ha lanciato il tema con i modi a cui ci ha abituati, secchi, diretti, modi che in questo caso non possono che essere i più adatti: dalle sue parole possiamo cogliere l’idea e non la proposta programmatica in senso stretto che richiederebbe una precisazione tra ius soli e ius culturae: diritto assicurato a chi nasce nella nostra terra, sul modello americano, o quello garantito a chi compie un percorso scolastico? Beh, fate qualcosa intanto, sembra gridare Landini, perché altrimenti ci troveremo di fronte a fenomeni di marginalità sociale e di esclusione che segneranno la nostra società, anche se gonfiata dai fondi europei che non bastano a darci una identità politica se non si sceglie come usarli.

È un tema troppo “pesante” per un governo di transizione, di emergenza, di salute pubblica, comunque lo si voglia chiamare? Si tratta di un governo sul quale convergerà una forza come la Lega, di stampo esplicitamente razzista e xenofobo che si diverte ad abbaiare contro i migranti per far paura alle altre forze politiche, sempre caute e preoccupate di perdere consenso. Vedremo. Anche qui Draghi si troverà di fronte ad una scelta: innanzitutto, approccio securitario o accogliente? Quale sarà la linea del suo governo sull’immigrazione? Cosa abbiamo da dire a quel milione di persone considerate “straniere” e a quelle che verranno? Landini ha fatto capire che non è faccenda su cui attendere ancora.

Archiviato inEditoriale
Tagscgil diritti immigrati ius soli Mario Draghi maurizio landini Stefania Limiti

Articolo precedente

Perché parliamo ancora della Comune di Parigi centocinquant’anni dopo

Articolo successivo

Interrogativi sul governo nascente

Stefania Limiti

Seguimi

Articoli correlati

Bologna, una sentenza molto attuale

“Insufficiente”. Stellantis licenzia a Mirafiori

La Cgil riparte dalla società

Caso Santanchè. Incredibile che sia ancora lì

Dello stesso autore

Bologna, una sentenza molto attuale

Caso Santanchè. Incredibile che sia ancora lì

Muore il peggiore

Strage di Bologna. Le motivazioni della sentenza contro Bellini

Primary Sidebar

Cerca nel sito
Ultimi editoriali
L’eterno ritorno dei “taxi del mare”
Agostino Petrillo    26 Settembre 2023
La versione di Giorgio: modernizzazione senza conflitto e senza popolo
Michele Mezza    25 Settembre 2023
I migranti, i 5 Stelle e il Pd
Rino Genovese    22 Settembre 2023
Ultimi articoli
Bologna, una sentenza molto attuale
Stefania Limiti    29 Settembre 2023
Paradossi nelle elezioni americane
Stefano Rizzo    29 Settembre 2023
Benvenuti a Haiti!
Vittorio Bonanni    29 Settembre 2023
“Insufficiente”. Stellantis licenzia a Mirafiori
Paolo Andruccioli    28 Settembre 2023
Meloni ci ripensa, banche in festa
Paolo Barbieri    27 Settembre 2023
Ultime opinioni
Napolitano, il craxiano del Pci
Rino Genovese    25 Settembre 2023
La violenza giovanile maschile
Stefania Tirini    13 Settembre 2023
Per una scissione nel Pd
Nicola Caprioni*    12 Settembre 2023
Dalla democrazia politica alla democrazia delle emozioni
Massimo Ilardi    7 Settembre 2023
Il bagnasciuga di Giorgia Meloni
Giorgio Graffi    4 Settembre 2023
Ultime analisi
Tutti i progetti portano a Roma
Paolo Andruccioli    28 Luglio 2023
Roma riprende la cura del ferro
Paolo Andruccioli    21 Luglio 2023
Ultime recensioni
“Io capitano” di Garrone
Antonio Tricomi    21 Settembre 2023
L’ultima rivoluzione dell’industria
Paolo Andruccioli    20 Settembre 2023
Ultime interviste
Ecco perché a Brandizzo c’è stata una strage
Paolo Andruccioli    4 Settembre 2023
“La pace è un cammino”
Guido Ruotolo    6 Giugno 2023
Ultimi forum
Welfare, il nuovo contratto sociale
Paolo Andruccioli    4 Maggio 2023
C’era una volta il welfare
Paolo Andruccioli    27 Aprile 2023
Archivio articoli

Footer

Argomenti
5 stelle Agostino Petrillo Aldo Garzia ambiente cgil Cina Claudio Madricardo covid destra elezioni Emmanuel Macron Enrico Letta Europa Francesco Francia Germania Giorgia Meloni governo draghi governo meloni guerra guerra Ucraina Guido Ruotolo immigrazione Italia Joe Biden lavoro Luca Baiada Mario Draghi Michele Mezza Paolo Andruccioli Paolo Barbieri papa partito democratico Pd Riccardo Cristiano Rino Genovese Russia sindacati sinistra Stati Uniti Stefania Limiti Ucraina Unione europea Vittorio Bonanni Vladimir Putin

Copyright © 2023 · terzogiornale spazio politico della Fondazione per la critica sociale | terzogiornale@gmail.com | design di Andrea Mattone | sviluppo web Luca Noale

Utilizziamo cookie o tecnologie simili come specificato nella cookie policy. Cliccando su “Accetto” o continuando la navigazione, accetti l'uso dei cookies.
ACCEPT ALLREJECTCookie settingsAccetto
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA