• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
  • Skip to footer

Giornale politico della fondazione per la critica sociale

  • Home
  • Chi siamo
  • Privacy Policy
  • Accedi
Home » Articoli » Nel Lazio “cupio dissolvi” a sinistra

Nel Lazio “cupio dissolvi” a sinistra

Dopo le elezioni del settembre scorso, anche alle regionali ci si rassegna alla sconfitta

6 Gennaio 2023 Guido Ruotolo  584

Ma che è successo tra Natale e la Befana? Perché quella che un tempo fu la sinistra democratica e progressista, e i nuovi iscritti a questo fronte che aspirano a conquistarne la leadership, hanno deciso di suicidarsi collettivamente? Tutto porta a un’amara considerazione: il 2023 sarà l’anno dell’eclissi della ragione e, dunque, della pura sopravvivenza della sinistra che fu. A Natale eravamo convinti di potercela prendere, alla fine, con uno dei due contendenti della sinistra (con i relativi satelliti), colpevoli di voler riaffermare la propria supremazia, a discapito di una ragionevole affermazione di una coalizione di forze che vogliono sconfiggere la destra e ricostruire una nuova sinistra. 

Ma oggi tra i due contendenti si è avviata una contesa tra sordi. Eravamo partiti con Carlo Calenda (Azione), che ha lanciato, alle regionali del 12 e 13 febbraio nel Lazio, la candidatura alla presidenza della Regione di Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità della giunta Zingaretti. Contemporaneamente, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha posto il tema della costruzione di un inceneritore per Roma. Il piano rifiuti della Regione non prevede nulla di tutto questo. Ma ora la coalizione che sostiene D’Amato ha nel suo programma la costruzione dell’inceneritore.

Stante così la situazione, i 5 Stelle (che pure a Milano hanno accettato, alla fine, la candidatura a presidente della Lombardia di Pierfrancesco Majorino) lanciano la candidatura di Donatella Bianchi, giornalista ecologista, per guidare la Regione Lazio. E il presidente Giuseppe Conte battezza l’alleanza con “Coordinamento 2050”, nel quale si riconoscono pezzi di società civile, dei sindacati, del terzo settore, Sinistra italiana, e i fuoriusciti da Articolo uno, che mal hanno digerito l’avvicinamento al Pd, più alcuni ambientalisti del secolo scorso.

Alla vigilia della presentazione delle liste, in extremis, c’è un tentativo di rimescolamento delle carte. Con il nuovo anno, Alessio D’Amato, ha lanciato un messaggio molto chiaro: “Se si volesse fare un accordo anche in extremis, se Bianchi volesse fare un ticket, sarebbe cosa gradita”. In sostanza, il candidato Pd chiede alla candidata Bianchi di correre come vicepresidente della Regione Lazio. 

I sondaggi danno il candidato del centrodestra, Francesco Rocca, ex presidente della Croce Rossa, al 42,6%; il candidato D’Amato al 34,8 e Donatella Bianchi al 18,3%. Con questi numeri il centrodestra conquisterà la Regione Lazio più per demerito degli altri che per propri meriti. Ma se le forze che sostengono D’Amato e Bianchi si unissero, l’esito delle elezioni non sarebbe più scontato.

Invece di andare a vedere l’offerta di D’Amato, i 5 Stelle e la macchina “da guerra” messa in moto da Loredana De Petris e Paolo Cento, storici verdi capitolini, rifiutano sdegnati l’offerta: “D’Amato si assegna da solo il posto di capotavola”.

Naturalmente, dall’altro fronte, gli esponenti di +Europa e Azione, come avvoltoi che si lanciano sulla preda ferita, lanciano l’ultimatum al Pd: “O con noi o contro di noi. I 5 Stelle non possono presentarsi con noi”.

D’Amato rimane fermo sulla sua proposta, ma avverte, a poche ore dalla presentazione delle liste: “Il matrimonio si fa in due e se non c’è la volontà dall’altra parte, noi comunque correremo, e io lo farò per vincere”. Lineare, il ragionamento. È chiaro che il candidato Pd, nel momento in cui lancia una proposta di accordo ai 5 Stelle, è ben consapevole di dover rinegoziare il programma elettorale.

Donatella Bianchi, però, fa finta di non capire: “Non ci sono più margini. Io sono arrivata quando era saltata la possibilità di intesa, e comunque gli accordi si fanno sui programmi, mentre il Pd ha scelto il candidato e l’inceneritore”.

Dunque, siamo alla guerra fratricida? Il segretario del Pd romano, Andrea Casu, accusa i 5Stelle di “irresponsabilità”, di lavorare per la sconfitta del Pd. E quindi il problema è chi conquista il primato nella sinistra progressista? Conte sembra determinato nel voler chiudere la partita a suo vantaggio. I sondaggi danno il Pd in caduta libera, mentre i 5 Stelle hanno superato in percentuale di voti il partito che si appresta a eleggere il nuovo segretario al congresso.

Ma è proprio necessario che nessuno ascolti l’appello ragionevole di tremila firme (da Fabrizio Barca a Tomaso Montanari, da Giorgio Parisi a Luciana Castellina): “Non vogliamo scegliere con chi perdere”?

Archiviato inArticoli
Tags5 stelle appello Coordinamento 2050 Donatella Bianchi elezioni regionali Lazio 2023 Guido Ruotolo Lazio partito democratico Pd sinistra

Articolo precedente

America latina, proiezioni per il 2023

Articolo successivo

Bergoglio contro l’idea di un Ratzinger cesaropapista

Guido Ruotolo

Articoli correlati

“La pace è un cammino”

Come usare l’eredità di don Milani

La destra all’attacco

Annunziata annunzia che non c’è più la Rai

Dello stesso autore

“La pace è un cammino”

Morire di carcere (4)

Morire di carcere (3)

Morire di carcere (2)

Primary Sidebar

Cerca nel sito
Ultimi editoriali
Emilia-Romagna, la catastrofe annunciata
Massimo Serafini    5 Giugno 2023
Perché i padroni si buttano a destra?
Michele Mezza    1 Giugno 2023
La destra all’attacco
Rino Genovese    30 Maggio 2023
Ultimi articoli
Visco e la gabbia della “moderazione salariale”
Paolo Barbieri    1 Giugno 2023
DeSantis versus Trump
Stefano Rizzo    31 Maggio 2023
Governo, ecco la riduzione delle tasse per i più ricchi
Paolo Andruccioli    30 Maggio 2023
In Spagna sconfitta della sinistra alle amministrative
Vittorio Bonanni    30 Maggio 2023
Vince il Sultano
Vittorio Bonanni    29 Maggio 2023
Ultime opinioni
Il significato di una parata militare
Rino Genovese    5 Giugno 2023
Come usare l’eredità di don Milani
Michele Mezza    5 Giugno 2023
Le condizioni per la pace
Rino Genovese    29 Maggio 2023
La destra all’attacco della cultura
Michele Mezza    15 Maggio 2023
Come Elly Schlein è diventata segretaria
Claudio Bazzocchi    10 Maggio 2023
Ultime analisi
Città da riprogettare. Roma, il caso di Porta Maggiore
Paolo Andruccioli    6 Giugno 2023
Il cantiere eterno di Roma: soldi e misteri
Paolo Andruccioli    1 Giugno 2023
Ultime recensioni
Il ritorno di Moretti
Rino Genovese    22 Maggio 2023
Europa del Nord e socialdemocrazie: un passato senza futuro?
Claudio Bazzocchi    17 Aprile 2023
Ultime interviste
“La pace è un cammino”
Guido Ruotolo    6 Giugno 2023
“Il governo Meloni illude i lavoratori”
Paolo Andruccioli    2 Maggio 2023
Ultimi forum
Welfare, il nuovo contratto sociale
Paolo Andruccioli    4 Maggio 2023
C’era una volta il welfare
Paolo Andruccioli    27 Aprile 2023
Archivio articoli

Footer

Argomenti
5 stelle Agostino Petrillo Aldo Garzia ambiente cgil Cina Claudio Madricardo covid destra elezioni Emmanuel Macron Enrico Letta Europa Francesco Francia Germania Giorgia Meloni governo draghi governo meloni guerra Guido Ruotolo immigrazione Italia Joe Biden lavoro Luca Baiada Mario Draghi Michele Mezza Paolo Andruccioli Paolo Barbieri papa partito democratico Pd Riccardo Cristiano Rino Genovese Russia Sandro De Toni sindacati sinistra Stati Uniti Stefania Limiti Ucraina Unione europea Vittorio Bonanni Vladimir Putin

Copyright © 2023 · terzogiornale spazio politico della Fondazione per la critica sociale | terzogiornale@gmail.com | design di Andrea Mattone | sviluppo web Luca Noale

Utilizziamo cookie o tecnologie simili come specificato nella cookie policy. Cliccando su “Accetto” o continuando la navigazione, accetti l'uso dei cookies.
ACCEPT ALLREJECTCookie settingsAccetto
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA