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Caso Omerovic, le indagini proseguono

“Sappiamo che l'indagine non è più contro ignoti e che ci sono indagati”: lo ha detto, in una conferenza stampa tenuta il 28 settembre...

Manifestazioni “no pass”, i commercianti ci ripensano

Fino a ieri era un gruppo composito ma anche granitico. Estrema destra, anarchici, neomedioevalisti, i figli dei complotti, il popolo dei commercianti, gli odiatori, e così via. Mai un ripensamento, tutti in prima fila. C’erano sempre i commercianti a protestare contro la “dittatura sanitaria” per arginare i contagi. Non avevano mai amato il lockdown, le chiusure obbligatorie, i coprifuochi. E non amavano neppure le misure mitigate dai primi segnali di miglioramento. Obbligo delle mascherine nei ristoranti e al chiuso, orari di apertura.

Insomma, sempre bastian contrari i commercianti. Ma ieri il potente presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, è sbottato: “Basta con le manifestazioni nei centri storici che costringono alle chiusure anticipate dei negozi. Così stiamo perdendo il 30% dei nostri guadagni”. Che sventola, anche per i leader politici di riferimento di questa protesta, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, e la Lega di opposizione di Matteo Salvini. Dobbiamo aspettare le prossime ore per capire i termini delle nuove direttive stringenti del Viminale, all’indomani delle ferme parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, che all’assemblea dell’Anci, degli amministratori comunali, è stato molto fermo: “Le proteste dei no vax hanno provocato un aumento dei contagi. Dobbiamo sconfiggere il virus e non gli strumenti che lo combattono”.

Il rancore sociale alla base della strana alleanza “no pass”

Oggi ci stupiamo di vederli distruggere insieme, manifestare, prendersela con la Cgil come se fosse un bersaglio qualunque. Ma come? Anarchici e neofascisti uniti, a Roma e a Milano, contro la “dittatura sanitaria”? Ma come, anche a Milano, sabato sera, volevano attaccare la Camera del lavoro? E a Trieste il movimento che annunciava sfracelli è entrato prima in crisi, con le dimissioni del suo portavoce che voleva sospendere le proteste, e poi è stato dissolto, anzi disciolto, dai lacrimogeni e da qualche carica della polizia.

Erano trecento al presidio, ma quando sono partite le cariche, al porto di Trieste e poi in città, sono arrivati migliaia di lavoratori, studenti, gente comune, tutti contro il green pass, gli scontri con le forze di polizia si sono moltiplicati. Speriamo solo che questa decisione del ministero dell’Interno di intervenire per liberare i varchi del porto presidiati, non si riveli un boomerang, non faccia salire la tensione a livello nazionale, perché potrebbe esplodere una pentola a pressione che da troppo sta sul fuoco. Mentre ancora si vota per i ballottaggi, anche a Trieste, la degenerazione delle manifestazioni e l’uso della forza da parte della polizia segnalano la drammaticità del momento.

Le violenze neofasciste organizzate fin dal 2020

Quel tweet fu postato dal fondatore di Forza Nuova, oggi in carcere, Roberto Fiore, alla vigilia della manifestazione di Napoli, il 24 ottobre del...

I “no vax” e la strategia dell’estrema destra

“Non tollereremo…”. Alla vigilia delle manifestazioni annunciate per la giornata di ieri dal variegato mondo “no vax” e “no pass”, la ministra dell’Interno è uscita dal letargo e ha chiarito che quelle manifestazioni annunciate, cioè le occupazioni delle stazioni ferroviarie, non sarebbero state tollerate. E il solo fatto che la ministra Lamorgese abbia annunciato la linea dura, ha annichilito il movimento che non è sceso in piazza, che non si è neppure avvicinato alle stazioni.

Colpisce che il fronte “no vax” non parli, non commenti, non interloquisca con la politica, con il governo. In poche parole, l’impressione è che il movimento abbia una regia occulta, una stanza dei bottoni che programma le manifestazioni, che gestisce le intolleranze e le violenze di singoli militanti della protesta. Non convince il presunto spontaneismo del movimento. La sponda politica sono Fratelli d’Italia e la Lega, ma, dal punto di vista dell’organizzazione, deve esserci una sorta di gruppo dirigente nazionale che comunica attraverso il web. 

La ministra Lamorgese e le manifestazioni “no vax”

Era il 26 luglio e la “vedetta” Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, si limitò a osservare: “Guardiamo con attenzione alle manifestazioni ‘no vax’, che, ricordo,...