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Nel Lazio “cupio dissolvi” a sinistra

Ma che è successo tra Natale e la Befana? Perché quella che un tempo fu la sinistra democratica e progressista, e i nuovi iscritti...

Il “mal di destra” che nessuna sinistra sta contrastando

E alla fine non c’è nessuna questione di sicurezza nazionale, di rischio di penetrazione delle nostre frontiere da parte di possibili terroristi e criminali....

Regione Lazio, quelli che non ci stanno

La questione morale è una priorità. La politica non può aspettare la giustizia penale o amministrativa. È anche per questo – spiega Giuseppe Conte,...

La Juventus nel ciclone

C’è un precedente che preoccupa i tifosi della Juventus. La Cassazione, il 25 novembre del 2020, ha confermato le misure interdittive per il presidente...

Dalla parte delle vittime della guerra

Lo ripetiamo da giorni che la guerra è dentro i confini dell’Unione europea. Dovremmo dire vicino più che dentro. Ma lavorano da noi quasi...

5 Stelle, come superare la sospensione di Conte?

Martedì primo marzo si discuterà al tribunale civile di Napoli l’istanza di revoca dell’ordinanza cautelare che ha sospeso le modifiche statutarie del Movimento 5...

Sotto il Vesuvio, l’intreccio tra politica e camorra

Perquisizioni a tappeto, incriminazioni per mafia, per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. E poi le commissioni d’accesso prefettizie che lasciano intuire un destino segnato: lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni di mafia. Solo oggi è tornata l’antimafia investigativa e amministrativa nei comuni sotto il Vesuvio: Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Torre del Greco, Ercolano. Si tratta di centinaia di migliaia di cittadini sotto scacco. Ma questa volta non c’è più quella ribellione della società civile che ha accompagnato, sostenuto, applaudito l’attività della magistratura e delle forze di polizia negli anni Novanta e nei primi del nuovo millennio.

Oggi colpiscono il silenzio della gente e la permeabilità del nuovo ceto politico locale. Debole, non in grado di reagire, connivente più per paura, e forse incapacità di comprendere quello che accade, che per consapevole partecipazione alle attività dei vecchi clan che sono tornati. La camorra ha rialzato la testa perché lo Stato non è stato in grado di prevenire e colpire, di creare anticorpi, di avere sentinelle sui territori. Fa impressione la capacità di penetrazione nelle amministrazioni pubbliche della camorra. Nei giorni scorsi, buona parte dell’amministrazione comunale di Torre Annunziata, funzionari comunali e imprenditori sono finiti indagati (e perquisiti) per i loro rapporti con gli eredi del clan di Valentino Gionta.

La crisi dei 5 Stelle e il salvataggio di Conte

Quando accadde, lei commentò: “Ci vuole più tempo ad avere una pizza quattro stagioni sotto casa, che un procedimento disciplinare nel Movimento 5 Stelle...

Il malaffare nella gestione della pandemia: il caso Puglia

In silenzio, senza protagonismo né giudiziario né investigativo, un piccolo grande terremoto sta squassando la Protezione civile pugliese. Il suo capo, ex economo della...

I 5 Stelle nella trappola della scarsa democrazia interna

Statuti, non-statuti, non-organizzazioni, e poi Movimento 5 Stelle o MoVimento 5 Stelle. Il grande timoniere della rivoluzione cinese, Mao Zedong, esaltava il disordine sotto...