Tag: elezioni
Merkel senza eredi diretti. La Spd cerca alleati
Piccola radiografia di una Lega in grande difficoltà
È sempre stato un mistero, la Lega. Intanto perché i leghisti, che sono nati più di trent’anni fa, sembrano gli eterni ragazzini della politica. Come se avessero bevuto un elisir di lunga vita. Sono gli eredi della “prima repubblica”, i sopravvissuti di quella stagione, eppure passano per rivoluzionari. Il partito degli ossimori. In parlamento ostentarono il cappio contro la partitocrazia, ma, sin dall’inizio della loro avventura politica, inciamparono nelle inchieste giudiziarie. Addirittura, nell’inchiesta sulle tangenti Enimont, Umberto Bossi e il tesoriere Patelli furono condannati per un finanziamento illecito di duecento milioni di vecchie lire. Briciole, rispetto ai quarantanove milioni di euro “spariti” nel nuovo millennio dal bilancio di via Bellerio. E mazzette, bancarotte, vilipendi al capo dello Stato e alla bandiera. E poi resistenza alle forze di polizia, diffamazione nei confronti di magistrati, istigazione a delinquere.
È vero, però, la Lega di Umberto Bossi era un’altra cosa rispetto al partito di Matteo Salvini. I primi erano, per esempio, antifascisti, tanto che nel 1994 si candidarono con il cartello di Berlusconi solo al Nord, perché non volevano “sporcarsi” con il partito di Gianfranco Fini. Ma nello stesso tempo, da Mario Borghezio ai fondatori della Liga Veneta, i trascorsi politici erano con l’estrema destra eversiva degli anni Settanta. Il partito di Salvini ha fatto il pieno di voti, ma come partito non si è mai radicato al Centro-sud, attraendo solo scorie impresentabili di vecchi partiti e affaristi della politica.
Olaf Scholz sul filo del rasoio
Elezioni in Germania, una corsa sempre più incerta
Manca ormai poco più di un mese alle elezioni per il rinnovo del Bundestag, che avranno luogo esattamente il 26 settembre. Dalla tornata elettorale dovrà emergere la coalizione che deciderà il nuovo cancelliere dopo i sedici anni di governo di “Mutti” Merkel. La questione della successione appare ancora molto confusa e non c’è un candidato chiaramente favorito.
I sondaggi più recenti dell’Istituto Forsa, datati 24 agosto e condotti su un campione piuttosto significativo, danno nelle intenzioni di voto pressoché appaiati i conservatori della Cdu-Csu e i socialdemocratici della Spd, cui viene attribuito al momento un risultato intorno al 22% dei suffragi; segnalano però anche una forte crescita dei Verdi rispetto ai risultati della tornata del 2017, che li proietterebbe intorno al 18%. Ridimensionate sarebbero tanto la Linke (il partito della sinistra radicale) quanto l’estrema destra dell’AfD, a conferma di una tendenza che del resto era emersa dalle recenti elezioni amministrative in Sassonia.
La sinistra francese si confronta nelle elezioni parziali, con un occhio...
Germania, in Sassonia un voto di rilevanza nazionale
America latina, elezioni nell’epoca del disordine
Perù, Ecuador: tanto diversi ma tanto uguali
Pd e 5 Stelle, matrimonio senza alternative
Pd e 5 Stelle, innamoramento obbligato. Sembra uno di quei matrimoni concertati a freddo, quando si scommette sul fatto che l’amore verrà dopo, una volta che consuetudine e stima reciproca avranno preso il sopravvento sulla scelta nuziale.
A rendere inevitabile questo rapporto sono tuttavia l’esperienza comune del governo Conte e i sondaggi. I grillini hanno imparato che, senza alleanze e “patti”, non si governa. Hanno pure imparato dal vivo come la destra italiana non sia addomesticabile. Esaurita la spinta propulsiva antisistema, populista e antipolitica, i 5 Stelle hanno poche alternative nel loro futuro: dividersi da Casaleggio & Rousseau, oltre che dal fronte dei Di Battista, e tentare di diventare una forza collocata nel centrosinistra. Devono però fare una riconversione politica totale dando a Giuseppe Conte il ruolo della leadership e confidando nella sua popolarità acquisita da premier. Dalle prime uscite di Conte in veste di leader, non è infatti ancora chiara l’identità che il Movimento vuole assumere. Al di là della collocazione nel centrosinistra, quale sarà il suo apporto peculiare in un’alleanza che si ricandida al governo? Cosa diventeranno i 5 Stelle è difficile dirlo.