Tag: clima
“Liberiamoci dal fossile”: l’11 marzo manifestazione a Piombino
A Davos l’America latina in primo piano
Aria fritta a Sharm-el-Sheik
Cop27 sotto cattivi auspici
La crisi climatica fuori dall’agenda politica
Cop26, il re è nudo!
Come nella fiaba, c’è voluta una giovane dalla faccia di bambina per dichiarare apertamente l’incapacità dei tessitori della politica mondiale di dare una veste concreta alle decisioni necessarie a garantire un futuro all’umanità su questo pianeta. Glasgow, Cop26: Draghi si dichiara soddisfatto perché i responsabili dei governi hanno preso coscienza del problema al G20 di Roma. Ma in realtà rimandano alle calende greche le decisioni indispensabili ad affrontare la catastrofe in arrivo.
L’India dice che raggiungerà la neutralità nel 2070: prima non possono, perché avendo gli occidentali inquinato, ora tocca a loro. È vero che se cresce il livello del mare il nemico Bangladesh scompare, ma i suoi abitanti dove andranno? Forse proprio in India, che è vicina. I Paesi europei e gli Stati Uniti devono aiutare il resto del mondo, ma semplicemente perché il pianeta è unico ed è il solo che ospita la specie umana. Tutti sull’orlo del baratro, prigionieri di una mentalità meccanicistica lineare, per cui a ogni azione corrisponde una reazione immediata.
Glasgow, il movimento ambientalista si radicalizza
Un pianeta presto arrostito?
Glasgow, ultima spiaggia per la riconversione ecologica?
Bergoglio e Greta, diversi ma uniti nella lotta
All’inizio di ottobre quasi tutti i grandi giornali hanno riportato le parole di Greta che a Milano ha concluso la grande mobilitazione Youth4Climate: “Il cambiamento verrà dalle strade, da noi, non dalle conferenze. La speranza non viene dal bla bla bla dei politici, non viene dalla mancanza d’azione e dalle promesse vuote. La speranza siamo noi, la speranza c’è quando le persone si mettono insieme per un obiettivo comune. Abbiamo tutto il diritto di essere arrabbiati, di scendere in strada e chiedere il cambiamento, che non solo è possibile ma anche urgentemente necessario. Vogliamo cambiare le cose e chiediamo che le cose cambino”.
Poche ore dopo, invece, non molte testate nazionali hanno riferito quando detto da papa Francesco in un videomessaggio trasmesso in diretta ad Assisi e nelle altre quaranta città del mondo dove si concludeva l’incontro mondiale “The Economy of Francis”, costruito con giovani economisti e ricercatori: “Oggi la nostra Madre Terra geme e ci avverte che ci stiamo avvicinando a soglie pericolose”. E voi – ha detto ai giovani – “siete forse l’ultima generazione che ci può salvare: non esagero”. Servono “la vostra creatività e la vostra resilienza” per “sistemare gli errori del passato e dirigerci verso una nuova economia più solidale, sostenibile e inclusiva”.