• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
  • Skip to footer

Giornale politico della fondazione per la critica sociale

  • Home
  • Chi siamo
  • Privacy Policy
  • Accedi
Home » Editoriale » Bonaccini o non Bonaccini? È questo il problema?

Bonaccini o non Bonaccini? È questo il problema?

26 Maggio 2023 Claudio Bazzocchi  889

Il dibattito politico degli ultimi giorni è incentrato sulla nomina di un commissario per la gestione dell’emergenza e della ricostruzione in Emilia-Romagna, e sull’opportunità o meno, da parte del governo, di designare l’attuale presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Il centrosinistra paventa il pericolo della nomina di una personalità vicina al governo, e la destra vede nella gestione dei fondi della ricostruzione un’opportunità in vista delle elezioni regionali del 2025. Questo è lo stato dello scontro politico a proposito di quanto accaduto. Non risulta che i principali partiti abbiano riunito direzioni nazionali e organismi dirigenti locali per far il punto politico della situazione, per riflettere sul cambiamento climatico, sul rapporto fra uomo e natura, sull’ecologia e i nuovi modelli dell’abitare, o del fare impresa in un territorio così fragile, in una pianura che, non a caso, nei libri di geografia viene definita alluvionale. Non sembra che siano al lavoro intellettuali, esperti, ambientalisti e conoscitori del territorio, convocati dai vari partiti, al fine di fornire una visione, una prospettiva, un’indicazione politica, sociale e ambientale per il futuro della Regione e dell’Italia nel suo complesso, altrettanto fragile ed esposta al dissesto idrogeologico. Alla fine, i cittadini dell’Emilia-Romagna, in alcuni casi ancora con l’acqua al ginocchio – e in ginocchio –, si trovano solo di fronte al seguente dilemma politico: Bonaccini sì, Bonaccini no.

La politica rimane dunque drammaticamente assente, a parte l’encomiabile protagonismo dei sindaci che rispondono all’emergenza con l’entusiasmo e la buona volontà dei propri cittadini, ma non dispongono dei luoghi effettivi della riflessione politica, del confronto sulle grandi questioni, che un evento del genere dovrebbe sollevare: che cosa significa oggi abitare un luogo, per quali bisogni fare impresa in un dato territorio – a partire da un abitare non alienato completamente dalla natura –, e come e cosa produrre per soddisfarli? 

A fronte di tale assenza, dobbiamo rilevare, purtroppo, come negli ultimi anni i presidenti di Regione si siano distinti per una sorta di nazionalismo regionale tramite l’utilizzo dei social network. Ogni giorno mostrano ai loro concittadini che l’ente che amministrano dispone di eccellenze, di primati, di grandi investimenti per lo sviluppo, di nuove costruzioni per il turismo, per il divertimento, ecc. Non fanno eccezione, nell’esaltazione, nemmeno i successi sportivi o canori: chi vince lo farebbe così in virtù di un non meglio specificato sangue regionale. Ci pare molto pericoloso questo “nazio-regionalismo”, perché è in realtà il grimaldello dell’autonomia differenziata e, inoltre, contribuisce a legittimare il nazionalismo tout court, dal momento che fa sembrare che determinati risultati si raggiungano in virtù di una qualche particolarità etnica, nazionale o regionale che sia.

C’è un altro elemento di pericolosità, che vediamo dispiegato anche in Emilia-Romagna dopo l’alluvione. Si tratta del compattamento della cittadinanza, che comincia a pensarsi come popolo romagnolo o emiliano, senza sapere che le identità regionali o subregionali sono invenzioni ancora più grossolane di quelle nazionali. E quel compattamento non può che escludere la politica come campo della riflessione sociale, economica e persino antropologica su quanto è successo, sugli stili di vita, sui modelli di consumo, sul modo di fare impresa (soprattutto agricola in Romagna), sullo sfruttamento del suolo, sull’idea di turismo. Tutto questo viene spazzato via da una seconda alluvione: quella della retorica nazio-regionale.

Sfortunatamente, i dirigenti politici che hanno inventato il nazio-regionalismo non hanno gli strumenti, la cultura e la voglia di contrastare tale compattamento e se ne fanno anzi portavoce. Così, il presidente dell’Emilia-Romagna può stare in tv ogni giorno a magnificare il popolo emiliano-romagnolo, e a promettere che tutto sarà ricostruito uguale a prima, quando invece tutto non dovrà essere come prima. Ma senza politica, e con la retorica vigente degli angeli del fango o del paciugo che dir si voglia, tutto purtroppo tornerà come prima. 

Archiviato inEditoriale
Tagsalluvione Emilia Romagna Claudio Bazzocchi commissario emergenza Emilia Romagna nazionalismo regionale stefano bonaccini

Articolo precedente

Annunziata annunzia che non c’è più la Rai

Articolo successivo

L’anti-ambientalismo è una strategia della destra

Claudio Bazzocchi

Articoli correlati

Emilia-Romagna, la catastrofe annunciata

L’anti-ambientalismo è una strategia della destra

Una parte del Pd contro la maternità surrogata

La politica contro le catastrofi

Dello stesso autore

La politica contro le catastrofi

La protesta degli studenti e l’ecologia politica

Come Elly Schlein è diventata segretaria

Un’orsa da giustiziare?

Primary Sidebar

Cerca nel sito
Ultimi editoriali
Corte dei conti, la tracotanza del governo
Stefania Limiti    6 Giugno 2023
Emilia-Romagna, la catastrofe annunciata
Massimo Serafini    5 Giugno 2023
Perché i padroni si buttano a destra?
Michele Mezza    1 Giugno 2023
Ultimi articoli
Brasile, Lula si barcamena
Claudio Madricardo    8 Giugno 2023
Affitti brevi: Nardella controcorrente
Agostino Petrillo    7 Giugno 2023
Scontri in Kosovo, le responsabilità del premier Kurti
Vittorio Bonanni    7 Giugno 2023
Visco e la gabbia della “moderazione salariale”
Paolo Barbieri    1 Giugno 2023
DeSantis versus Trump
Stefano Rizzo    31 Maggio 2023
Ultime opinioni
La crisi culturale della scuola italiana
Stefania Tirini    7 Giugno 2023
Il significato di una parata militare
Rino Genovese    5 Giugno 2023
Come usare l’eredità di don Milani
Michele Mezza    5 Giugno 2023
Le condizioni per la pace
Rino Genovese    29 Maggio 2023
La destra all’attacco della cultura
Michele Mezza    15 Maggio 2023
Ultime analisi
Città da riprogettare. Roma, il caso di Porta Maggiore
Paolo Andruccioli    6 Giugno 2023
Il cantiere eterno di Roma: soldi e misteri
Paolo Andruccioli    1 Giugno 2023
Ultime recensioni
Il ritorno di Moretti
Rino Genovese    22 Maggio 2023
Europa del Nord e socialdemocrazie: un passato senza futuro?
Claudio Bazzocchi    17 Aprile 2023
Ultime interviste
“La pace è un cammino”
Guido Ruotolo    6 Giugno 2023
“Il governo Meloni illude i lavoratori”
Paolo Andruccioli    2 Maggio 2023
Ultimi forum
Welfare, il nuovo contratto sociale
Paolo Andruccioli    4 Maggio 2023
C’era una volta il welfare
Paolo Andruccioli    27 Aprile 2023
Archivio articoli

Footer

Argomenti
5 stelle Agostino Petrillo Aldo Garzia ambiente cgil Cina Claudio Madricardo covid destra elezioni Emmanuel Macron Enrico Letta Europa Francesco Francia Germania Giorgia Meloni governo draghi governo meloni guerra Guido Ruotolo immigrazione Italia Joe Biden lavoro Luca Baiada Mario Draghi Michele Mezza Paolo Andruccioli Paolo Barbieri papa partito democratico Pd Riccardo Cristiano Rino Genovese Russia Sandro De Toni sindacati sinistra Stati Uniti Stefania Limiti Ucraina Unione europea Vittorio Bonanni Vladimir Putin

Copyright © 2023 · terzogiornale spazio politico della Fondazione per la critica sociale | terzogiornale@gmail.com | design di Andrea Mattone | sviluppo web Luca Noale

Utilizziamo cookie o tecnologie simili come specificato nella cookie policy. Cliccando su “Accetto” o continuando la navigazione, accetti l'uso dei cookies.
ACCEPT ALLREJECTCookie settingsAccetto
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA