Tag: direttiva europea contenuti editoriali
Google, un po’ di beneficenza a sua discrezione
“Sebbene la legge nella maggior parte dei Paesi non definisca l’ambito dei contenuti protetti, abbiamo avviato trattative con centinaia di editori in diversi Paesi, tra cui Germania, Ungheria, Francia, Danimarca e Paesi Bassi in cui la norma è ora in vigore. Oggetto di queste trattative sono le anteprime estese delle notizie, che vanno oltre i semplici collegamenti e gli snippet. Ove possibile, queste offerte tengono conto dei lettori delle testate, della ‘natura giornalistica’ delle pubblicazioni di stampa e dell’investimento editoriale”. Non si specifica quanto saranno pagati gli editori. Con questo tono sprezzante, da concessione privata a poveri questuanti, Sulina Connal di Google ha annunciato la decisione del motore di ricerca più potente del mondo di gratificare circa trecento editori in tutta Europa per quell’azione di estrazione – se non vogliamo usare il termine più tecnicamente pertinente di saccheggio – dei contenuti editoriali in tutto il mondo, che si attua da poco meno di un ventennio.
La direttiva europea – approvata tre anni fa, dopo un lungo braccio di ferro con le lobby della Silicon Valley che fino all’ultimo avevano puntato a impedirne l’approvazione – prevede in termini molto generici, e largamente affidati alla discrezionalità dell’estrattore (leggi saccheggiatore) dei contenuti, le forme di retribuzione a editori e autori dei testi che vengono linkati. La formula della norma prevede una graduazione del livello di citazione, per arrivare al riconoscimento del diritto d’autore. Google, il gruppo che monopolizza circa il 90 % delle attività di ricerca in tutto il pianeta, interpreta questa legge in maniera assolutamente disinvolta, esercitando un potere assoluto sia sulle procedure di remunerazione sia, soprattutto, sulla scelta dei beneficiati.